Progetto Alcotra

Progetto Alcotra

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RESBA

REsilience des BArrages
REsilienza sugli SBArramenti

 

PaniCoc, la percezione del rischio è difficile da percepire
Progetto Resba, in pieno svolgimento l’attività di sensibilizzazione nelle scuole secondarie

Che cosa fa la protezione civile quando sul territorio comunale c’è un’alluvione? Di cosa occorre preoccuparsi? Dove fare prima i sopralluoghi? Quali sono le persone e le aree più a rischio? Quando accade nella realtà ci sono i Piani di protezione civile comunali ad aiutare a prendere le decisioni, ma ogni emergenza è diversa e pone problemi anche ai più esperti. Con queste domande si sono cimentati anche i ragazzi del Istituto Galileo Galilei di Avigliana, durante una giornata formativa organizzata dalla Protezione civile della Città metropolitana nell’ambito del progetto Resba.

Ha preso infatti il via nel mese di novembre una delle attività strategiche che la Città metropolitana ha progettato per l’Alcotra Resba (REsilienza sugli SBArramenti) e che ha come obiettivo far crescere la cultura della resilienza e la percezione dei rischi naturali fra gli studenti delle scuole medie superiori.

Il “rischio dighe”, diversamente da quanto avviene con altre emergenze idrogeologiche, è particolarmente difficile da percepire per la scarsa probabilità che accada; riuscire a darne conto senza allarmismi implica far conoscere le dinamiche con cui un territorio risponde alle emergenze territoriali e saper valutare correttamente la percezione dei rischi.

Far crescere la sensibilità negli studenti in merito ai rischi naturali e alla loro gestione può concorrere a innalzare il livello di resilienza di una comunità locale. Di qui l’idea di un’attività formativa rivolta a un campione di studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio della Città metropolitana di Torino che utilizzi strumenti didattici innovativi, superando l’approccio tradizionale rigido e formale attraverso un approccio partecipativo, inclusivo e attivo.

Il progetto coinvolge classi di scuola secondaria di secondo grado nelle aree territoriale che sono interessate dai rischi legati alla Diga del Moncenisio (Susa, Rivoli, Settimo torinese, Chivasso, Torino) e interesserà di qui alla fine dell’anno prossimo circa 600 studenti.

L’attività nelle classi è svolta dal servizio Protezione civile metropolitano –che in ogni classe inizia gli incontri con una piccola lezione frontale durate la quale vengono spiegati i rischi naturali e come opera la protezione civile- in collaborazione con Quesite, che ha messo a punto un gioco di ruolo, “Panicoc” nel corso del quale i ragazzi, suddivisi in piccoli gruppi, affrontano un’ipotetica “catastrofe” a livello comunale impersonando le varie funzioni di un Centro operativo comunale (Coc). Per una mattina si trasformano in sindaci, esperti di logistica, coordinatori del volontariato, esperti di problemi sanitari e cercano di “mettere in salvo” il loro Comune: non sempre ci riescono ma ogni volta scoprono l’importanza di sapere lavorare insieme, di condividere le decisioni, di conoscere meglio i problemi del loro territorio.