Alluvione del 1994

Alluvione 1994: un fiume di ricordi in Consiglio regionale

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In occasione della Giornata regionale di protezione civile, che ricorre il 5 novembre, istituita per ricordare l’alluvione del 1994, è stata celebrata quest’anno con una seduta del Consiglio regionale del Piemonte aperta ospitata nelle sale dell’Unione industriale.

Una giornata particolarmente sentita, perché ricorre nel 2019, il venticinquesimo anno dall’alluvione e che è stata intitolata “Un fiume di ricordi”. Moltissimi gli ospiti che dopo i saluti istituzionali del presidente del Consiglio Stefano Allasia, del presidente della Regione Alberto Cirio e gli interventi dei capogruppi consiliari, hanno portato la testimonianza dei territori su quelle terribili giornate.

A cominciare dai sindaci, che in alcuni casi erano giovanissimi ai tempi dell’alluvione, ma ciascuno con un ricordo indelebile di quelle giornate, ai rappresenatnti istituzionali, delle forze armate, dei vigili del fuoco, dei volontari che in quei giorni portarono il loro contributo di solidarietà e di impegno civile.

Per testimoniare quanto avvenne sul territorio di quella che allora era ancora la Provincia di Torino è intervenuto il vicesindaco della Città metropolitana Marco Marocco, che ha messo l’accento sugli enormi passi avanti che sono stati compiuti in questo quarto di secolo: “il nostro territorio presenta oggi le stesse criticità del 1994, anche se la realizzazione di alcune opere, come il nodo idraulico di Ivrea, oggi contribuiscono a mitigare i danni. Abbiamo lavorato in questi anni come ente intermedio a migliorare la pianificazione, la formazione, la comunicazione. Dobbiamo però continuare a guardare cosa non funziona e migliorarlo, ci sono sistemi di importanza strategica, come Arpa e Aipo, che devono esser potenziati”.