Biblioteca Storica

Fondo Grandi

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La raccolta bibliografica di Terenzio Grandi mira, come ebbe a dichiarare il suo possessore, "a campionare la sola produzione libraria di una media tipografia torinese in un cinquantenario, e in più a rappresentare la mia attività di stampatore, talvolta di editore di libri e giornali" (dall'intervista rilasciata a Cronache da Palazzo Cisterna, 1 maggio 1968). Si tratta di un fondo piccolo ma significativo, di circa 600 opere, ed è la testimonianza di amore di Terenzio Grandi verso il libro, l'arte della stampa e l'ideale mazziniano.

Grandi, nato a Valenza nel 1884, si affermò come pubblicista e, dopo un periodo di apprendistato nella tipografia Battezzati di Valenza, esercitò a Torino la sua attività di stampatore a partire dai primi anni del '900. Visse per diciotto anni a Londra, dove lavorò come operaio tipografo presso la tipografia Risveglio della Baptist Missionary Society di Londra. Tornato in Italia, si propose come piccolo industriale del settore, dal 1919 al 1963, con lo Stabilimento Grafico Foa diventato Impronta dal 1938.

L'ultima parte della sua vita fu occupata interamente dalla sua passione per gli studi storici, con particolare attenzione verso la figura di Giuseppe Mazzini, studiando la quale ebbe modo di manifestare apertamente il suo antifascismo, e di esprimere il suo fervente attivismo repubblicano. Fu più volte segretario del Partito Repubblicano torinese. Per le sue idee antifasciste nel 1928 subì molte perquisizioni e fu pure incarcerato.

Nella raccolta abbondano libri di storia risorgimentale e di documentazione storica mazziniana, il diario di un invalido mutilato della prima guerra mondiale, il libro di un perseguitato modernista cattolico, il romanzetto autobiografico di un valoroso amico protestante, poi ucciso durante la Resistenza.

Rileviamo inoltre i primi cinque numeri di Rivoluzione liberale di Piero Gobetti e le prime due annate del settimanale Giustizia e libertà. Non manca infine un folto gruppo di libri ed opuscoli con dedica autografa degli autori, ricevuti in omaggio da amici durante la sua lunga attività di pubblicista. Fra le sue opere vorremo ricordare Emancipazione femminile (Roma, 1906), L'opera di G.B. Bodoni (Torino, 1913), Futurismo tipografico (Torino 1916), Mazzini anedottico (Torino, 1955), Mazzini nella poesia (Pisa, 1959), Pensieri di G. Mazzini (Alpignano, 1961), Un mazziniano piemontese, Raffaele Vita Foa (in Bollettino della Domus mazziniana, 1964), Ghisleri uomo (Torino, 1968), Scritti politici di Giuseppe Mazzini (a cura dello stesso Grandi, Torino, 1972). Grandi morì a Torino il 4 luglio del 1981.


Ultimo aggiornamento: 21 agosto 2023