Antidiscriminazioni

Che cos'è una discriminazione?

La discriminazione si verifica quando una persona viene ingiustificatamente trattata in modo diverso o esclusa da un servizio o da un'opportunità (un lavoro, una casa, una prestazione sociale o sanitaria, un mezzo di trasporto pubblico, ecc.) sulla base di una delle seguenti condizioni: nazionalità, sesso, colore della pelle, ascendenza od origine nazionale, etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione o convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, appartenenza ad una minoranza nazionale, patrimonio, nascita, disabilità, età, orientamento sessuale o identità di genere, e ogni altra condizione personale e sociale (Legge regionale 5/2016, art. 2).

Non tutte le forme di distinzione o di esclusione sono casi di discriminazione: affinché si possa parlare di discriminazione è necessario che il trattamento differente o l'esclusione non siano motivati da altri fattori, ma esclusivamente da una delle condizioni sopra citate.

Spesso chi subisce una discriminazione resta in silenzio e non segnala il fatto. Questo accade per molteplici ragioni: talvolta l'episodio non viene riconosciuto come discriminatorio ma viene considerato normale, altre volte la discriminazione viene riconosciuta ma la persona prova vergogna, paura e teme di subire ritorsioni, oppure ancora non sa a chi rivolgersi.

Alcuni esempi riportati di seguito possono aiutare a riconoscere alcune possibili situazioni di discriminazione:

  • Hai difficoltà di accesso a un servizio pubblico o aperto al pubblico a causa della tua disabilità?
  • Il tuo capo al lavoro ti offende e ti umilia sistematicamente a causa del tuo orientamento sessuale?
  • Vorresti partecipare a una selezione di personale ma non puoi perché è rivolta esclusivamente agli uomini o esclusivamente alle donne?
  • Ti capita che, alla fermata, il bus non si fermi quando ci sei solo tu e pensi che il motivo sia il colore della tua pelle?
  • Al momento dell'iscrizione a un centro estivo ti è stata richiesta una quota aggiuntiva perché tuo figlio ha una disabilità?
  • Sei andata a richiedere l'assegno di maternità ma ti hanno detto che non ne hai diritto perché sei straniera?
  • A un colloquio di lavoro ti hanno detto che non ti possono assumere perché porti il "velo" e presso il punto vendita per il quale stanno selezionando personale è vietato indossare qualsiasi indumento di carattere religioso?
  • A scuola i compagni ti insultano e ti umiliano perché sei gay o lesbica?
  • Hai letto su internet un annuncio immobiliare in cui c'è scritto che si affitta solo agli italiani?

Sebbene non tutti i fattori di discriminazione ricevano la stessa forma di tutela, nel contesto europeo e italiano la discriminazione è vietata dalla legge.

 

Che fare se si subisce o si assiste a una discriminazione?

Se hai subito o hai assistito a commenti, insulti o comportamenti discriminatori, non restare in silenzio! Puoi rivolgerti al Nodo metropolitano contro le discriminazioni della Città metropolitana di Torino o a uno dei Punti informativi della Rete regionale contro le discriminazioni.