Biblioteca Storica

Melis de Villa Armando - Bertagna Umberto

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Melis de Villa Armando (1889-1961)

Armando Melis De Villa

Nato ad Iglesias il 22 maggio 1889, si laureò al Politecnico di Torino nel 1920. Operò in Torino come architetto, dapprima a stretto contatto con Pietro Betta, occupandosi anche della realizzazione di alcuni padiglioni per l'Esposizione Nazionale Italiana di Architettura al Valentino del 1928 assieme al gruppo GANT (Giovani Architetti Novatori Torinesi), che comprendeva tra gli altri, oltre a Melis, Pietro Betta, Gino Levi Montalcini, Paolo Perona, Domenico Morelli e Mario Passanti. Dal 1936 iniziò la sua carriera di docente presso il Politecnico di Torino (Composizione architettonica, poi Caratteri distributivi degli edifici) nel 1937,
professore straordinario di Caratteri Distributivi degli Edifici alla facoltà di Architettura di Torino nel 1954, nel 1957 divenne professore ordinario. Fu tra i primi in Italia ad occuparsi, negli anni'20 e '30, dei temi urbanistici, sino a divenire membro effettivo dell'Istituto Nazionale di Urbanistica. Fondatore e direttore della rivista "Urbanistica" (1932-45), fu inoltre direttore della rivista "L'Architettura italiana" (1933-1941). Redasse numerosi piani regolatori. A Torino si occupò della riqualificazione del secondo tratto di via Roma (1933 sgg.). Negli anni '40 e '50 fu attivo nei dibattiti e nelle operazioni che portarono alla formulazione del nuovo Piano Regolatore per Torino e per la provincia. In quarant'anni di lavoro ebbe una ricca produzione architettonica, non limitata soltanto a Torino ed al Piemonte, di cui diamo qui di seguito un elenco per quanto incompleto. Molto spesso si appoggiò, per le soluzioni tecniche, all'ingegner Bernocco. La sua realizzazione più nota è il grattacielo in struttura metallica di piazza Castello, con l'edificio connesso su via Viotti (1933-1934) e la sede in via Corte d'Appello 11 della Società Reale Mutua Assicurazioni (1933); sono sue inoltre la casa Koelliker in via Cavour angolo via Pomba (1928) e l'ospedale infantile Koelliker, la casa Raveri in via Exilles, l'edificio per i servizi assistenziali delle "Fabbriche Riunite Industria Gomma" ("Superga"), in via Assisi 39 (1938), le case in Corso Duca degli Abruzzi 32/34 (1948-1949, 1950-1951), la casa S.C.E.I.A.T. in corso Re Umberto angolo corso Matteotti, la casa Ferrero Ventimiglia, le case in via Giovanni da Verazzano 26 (1950-1952), in via Mombarcaro 13, in via Barletta 50 (1953-1954). Suo è anche il ponte sul Po a Moncalieri (1940 sgg.). Realizzò inoltre alcune importanti edicole cimiteriali nel cimitero monumentale di Torino. Per quanto riguarda la sua produzione architettonica in Piemonte vanno citati il rifugio albergo alpino Vittorio Emanuele II al Gran Paradiso, il nuovo carcere giudiziario di Novara (con gli ing. Bernocco e Baretti) (1940), una clinica privata ad Aosta. Il 1° novembre 1959 venne collocato fuori ruolo dall'insegnamento per limiti di età. Morì a Torino il 27 aprile 1961.


Bertagna Umberto (1936-2012)

Nipote di Armando Melis, fu attivo come storico dell'architettura in ambito piemontese. Grande ricercatore d'archivio e conoscitore di disegni d'architettura, ha lasciato importanti pubblicazioni. Sorretto da una memoria quasi leggendaria per disegni e documenti, con una conoscenza capillare tale da stravolgere le prospettive acquisite, le ricostruzioni storiche ufficializzate, lavorò per decenni collaborando alle principali iniziative di ricerca attuate nel suo tempo, basti pensare a mostre come Cultura figurativa ed architettonica negli Stati del re di Sardegna (1980), ed alla successiva Rami incisi dell'Archivio di Corte, del 1981. Fu anche collaboratore assiduo dei periodici "Edilizia" e "Cronache economiche". Problemi di vista sempre più accentuati gli impedirono con gli anni di ricorrere alla scrittura. Nel 2004 la rivista della Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte "Percorsi" gli dedicò un omaggio ripubblicando alcune delle sue note di storia dell'architettura in
Piemonte già stampate su "Edilizia", per ringraziarlo della donazione alla Biblioteca del fondo archivistico suo e del nonno Armando Melis.

Di Armando Melis De Villa e Umberto Bertagna la biblioteca custodisce anche fondi bibliografici particolari.

 

Ultimo aggiornamento: 04 giugno 2020