Qualità dell'aria
La tutela della componente atmosfera da fenomeni di inquinamento generato da emissioni di sostanze chimiche provocate dalle attività antropiche rappresenta la principale attività del servizio.
Il monitoraggio dei livelli di inquinamento e lo sviluppo di azioni volte al miglioramento della qualità ambientale rappresentano le linee di attività che il servizio persegue sia attraverso lo svolgimento delle attività istituzionali ad esso assegnate sia per mezzo dello sviluppo di iniziative di carattere progettuale e promozionale.
Uno sguardo all'aria 2022 (pdf 7.9 MB)
Disponibile il rapporto "Uno sguardo all'aria 2022" sulla situazione della qualità dell'aria nel territorio della città metropolitana di Torino.
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L'analisi dei dati di qualità dell'aria 2022 evidenzia che nove dei dodici inquinanti per i quali sono stabiliti valori di riferimento rispettano i valori limite e obiettivo su tutto il territorio metropolitano. Come negli anni precedenti, il particolato PM10 e il biossido di azoto superano i rispettivi valori limite; il PM10 su un'ampia porzione di territorio, il biossido di azoto solo nelle 2 stazioni più critiche dell'agglomerato torinese. L'ozono supera il valore obiettivo su tutto il territorio, evidenziando purtroppo un aumento delle concentrazioni.
Il 2022 è stato estremamente siccitoso sia come quantitativi di precipitazione, sia come numero di giorni piovosi. Principalmente per questo motivo il 2022 ha avuto condizioni sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti. L'analisi dei dati e i confronti con gli anni precedenti dovranno tenere conto di questa situazione e riferirsi prevalentemente al 2020, anno con caratteristiche meteo dispersive confrontabili ma che ha beneficiato di una riduzione delle emissioni dovute al periodo di lockdown.
Rispetto dei valori di riferimento | ||
---|---|---|
particolato atmosferico | PM10 |
NO |
PM2,5 |
SI |
|
biossido di azoto | NO |
|
ozono | NO |
|
metalli | Piombo |
SI |
Arsenico |
SI |
|
Cadmio |
SI |
|
Nichel |
SI |
|
benzene | SI |
|
benzo(a)pirene | SI |
|
monossido di carbonio | SI |
|
biossido di zolfo | SI |
I dati di PM10 rilevati nel 2022 presentano un peggioramento rispetto al 2021, anno con condizioni meteorologiche favorevoli alla dispersione degli inquinanti, e si ri-allineano con i dati del 2020. Il valore limite giornaliero è superato in modo diffuso sul territorio, ad eccezione delle zone più esterne rispetto al capoluogo e dei contesti rurali e vallivi. Fra le situazioni di superamento, si osserva che i siti di traffico presentano un numero di superamenti ancora molto elevato, doppio rispetto al consentito. La situazione è migliore nelle stazioni di fondo che presentano una quarantina di superamenti e sono prossime al conseguimento del valore limite. Il valore limite annuale è rispettato in tutti i siti di monitoraggio.
Relativamente al biossido di azoto, i dati rilevati nel 2022 confermano il miglioramento significativo ottenuto nel 2020 e nel 2021. Il fatto che i livelli di concentrazione raggiunti nel 2020 e 2021 siano confermati anche nel 2022 è un dato decisamente positivo, prioritariamente imputabile al costante miglioramento del parco veicolare. Il valore limite orario è rispettato ovunque
Il valore obiettivo per la protezione della salute umana definito per l'ozono è superato in quasi tutte le stazioni del territorio metropolitano. Nel 2022 si conferma la tendenza all'aumento delle concentrazioni. Questo aumento è dovuto a diversi fattori, quali l'innalzamento delle temperature, la riduzione della piovosità e la variazione del mix emissivo delle sostanze precursori dell'ozono.
Le serie storiche di lungo periodo evidenziano, sostanzialmente per tutti gli inquinanti, una nettissima riduzione delle concentrazioni. In uno scenario tendenzialmente positivo preoccupa l'aumento dei livelli di ozono e lo stabilizzarsi negli ultimi anni delle concentrazioni di PM10. Il miglioramento osservato nell'ultimo periodo per il biossido di azoto conforta sull'efficacia delle misure adottate per ridurre le emissioni dei veicoli diesel più vecchi che sono i principali responsabili dell'emissione di questo inquinante.
I dati evidenziano che le politiche di risanamento sviluppate fino ad oggi sono state efficaci ma, in particolare per il particolato atmosferico che viene prodotto da molte sorgenti diverse e con meccanismi complessi, sicuramente non ancora risolutive.
Per questo motivo sono state recentemente adottate su un'ampia porzione di territorio misure finalizzate a ridurre le emissioni di polveri dagli impianti di riscaldamento a legna e dalle attività agricole.
La consapevolezza del mancato rispetto dei valori limite e dei danni che tale condizione provoca alla salute dei cittadini e all'ambiente della città metropolitana ci impone di adottare con responsabilità e determinazione le misure individuate.
Tutte le relazioni "Uno sguardo all'aria" a partire dall'anno 1998.