Sanzioni ambientali

L'Ufficio Contenzioso della Direzione Ambiente e Vigilanza Ambientale  gestisce i procedimenti di irrogazione delle sanzioni in materia ambientale.

L'Ufficio gestisce le seguenti attività:

  • istruttoria dei verbali di accertamento e contestazione di illecito amministrativo elevati dagli organi addetti al controllo fino all'emissione dell'ordinanza di ingiunzione o di archiviazione;
  • monitoraggio dei pagamenti delle sanzioni per la verifica degli introiti;
  • nell'ipotesi di mancato pagamento, atti necessari alla predisposizione dei ruoli per la riscossione coattiva;
  • in caso di opposizione giudiziale, rappresentanza in giudizio dell'Ente.

Le tipologie di sanzioni trattate dall'Ufficio (vedi elenchi riportati nel menu a sinistra) sono:

  • sanzioni in materia di rifiuti;
  • sanzioni in materia di acque superficiali e sotterranee;
  • sanzioni in materia di impianti termici;
  • sanzioni in materia di emissioni in atmosfera;
  • sanzioni in materia di autorizzazioni integrate ambientali;
  • sanzioni in materia di fauna, flora, parchi e aree protette.

Per maggiori informazioni consulta il Vademecum (pdf 158 KB)


Scarica la modulistica

Questa modulistica è valida per tutte le matrici ambientali. Le sezioni in fondo alla pagina contengono i riferimenti normativi per ciascuna violazione. 

Al modulo dovrà essere allegata:

  • copia della documentazione atta a dimostrare il disagio economico che rende difficoltoso il pagamento della sanzione in un’unica soluzione (per le persone fisiche: certificazione / autocertificazione ISEE; per le imprese: ultima dichiarazione dei redditi / estratto del conto corrente bancario / altro)
  • copia di un documento di identità del richiedente.

La domanda dovrà essere trasmessa a mezzo PEC all’indirizzo: protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it nel qual caso il pagamento dell’imposta di bollo, ai sensi dell’art. 7 del D.M. 23/01/2004, dovrà avvenire mediante versamento sul c/c bancario n. 3233854 presso UNICREDIT SpA – Sportello di via XX Settembre, 31 – Torino – IBAN IT88B0200801033000003233854, intestato a Città Metropolitana di Torino – causale: imposta di bollo richiesta pagamento rateale sanzione, provvedendo a trasmettere la ricevuta di pagamento unitamente alla domanda di rateizzazione.

E' possibile anche la compilazione in formato cartaceo, con l’apposizione di una marca da bollo da € 16,00, consegnando la domanda:

  • allo Sportello Ambiente previo appuntamento da concordare via e-mail (sportamb@cittametropolitana.torino.it)
  • a mezzo posta/corriere indirizzata a: Alla Città Metropolitana di Torino Dipartimento Ambiente e Vigilanza Ambientale Ufficio Contenzioso Corso Inghilterra, 7 10138 – TORINO

Per comunicare con la Città Metropolitana di Torino

  • pec a protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it
  • e-mail a contenzioso.ambiente@cittametropolitana.torino.it
  • lettera raccomandata indirizzata a Città Metropolitana di Torino, Direzione Ambiente e Vigilanza Ambientale, Ufficio Contenzioso, C.so Inghilterra 7 - 10138 Torino
  • consegna a mano presso l'Ufficio Protocollo - Città metropolitana di Torino, C.so Inghilterra 7 - 10138 Torino
  • Modalità di pagamento delle sanzioni dovute alla Città Metropolitana di Torino

  • mediante versamento sul c/c bancario n. 3233854 presso UNICREDIT SPA Sportello 08162 – via XX Settembre 31 - Torino - IBAN IT 88 B 02008 01033 000003233854 intestato a "Città Metropolitana di Torino"
  • ovvero mediante versamento con PagoPA® sul sito della Città Metropolitana di Torino, alla pagina http://www.cittametropolitana.torino.it/istituzionale/pagopa.shtml tramite carta di credito/debito/prepagata, bonifico bancario, app per smartphone (es. Satispay), Paypal, ecc.; Sezione "Pagamento Spontaneo" - Servizio di incasso: ILLEC. RIFIUTI-ACQUA-ATM-ENERGI
  • Per le Pubbliche Amministrazioni:

    • esclusivamente per i pagamenti da Enti Pubblici mediante versamento su conto corrente n. 60057 presso la BANCA D’ITALIA intestato a "Città Metropolitana di Torino"

    Nella causale di versamento devono essere necessariamente indicati il nome del trasgressore o dell'obbligato in solido, il numero del verbale di accertamento e contestazione o il numero della ordinanza d'ingiunzione (in caso di pagamento su ordinanza).

    Ultimo aggiornamento: 1° dicembre 2022