Progetto finanziato nell'ambito del bando per interventi di riqualificazione dei corpi idrici piemontesi
Nel mese di luglio 2023, nel sito di Torre Pellice, sono stati ultimati i lavori di miglioramento della funzionalità ecologica del tratto di raccordo tra la risorgiva e corso d’acqua principale e realizzate alcune buche e zone adeguate alla riproduzione dell'ittiofauna. Sono attesi benefici in termini di numero di trote presenti in questo sito, individui destinati a scendere naturalmente nel torrente Pellice incrementando così la fauna ittica del torrente.
Sono stati inoltre effettuati interventi di eradicazione di specie alloctone (Reynoutria japonica e Buddleja davidii) e di miglioramento del deflusso idrico con tagli selettivi di piante morte in piedi e rimozione di piante schiantate.
Nelle prossime settimane verranno messe a dimora talee e piantine radicate di specie arbustive ed arboree autoctone.
Tutti gli aggiornamenti saranno messi a disposizione su questa pagina
Obiettivo del progetto è la riqualificazione e la valorizzazione di tre corsi d’acqua di origine freatica che ricadono nella fascia perifluviale del torrente Pellice, attraverso interventi di natura idraulica e forestale che concorrono all’attuazione delle misure chiave (KTM) del PdG Po-2015:
- KTM 5 “Miglioramento della continuità longitudinale”;
- KTM 6 “Miglioramento delle condizioni idromorfologiche dei corpi idrici, diverse dalla continuità longitudinale”.
- Azione B.5. - Conservazione e valorizzazione degli habitat naturali e delle dinamiche morfologiche dei corsi d'acqua.
- Sottoazione B.5.1. - Favorire il ripristino e la conservazione di aree umide naturali
- B.6. Tutela della comunità ittica del torrente Pellice, in particolare nel tratto compreso tra la confluenza con il torrente Angrogna e l'immissione in Po
La fase di cantiere del progetto ha preso avvio con la consegna dei lavori del 29 maggio 2023.
Il contesto
Il torrente Pellice, affluente in sponda sinistra del fiume Po, per la qualità delle sue acque e dei suoi ambienti naturali, presenta un fauna ittica di particolare pregio. A partire dagli anni '90 ha però subito importanti interventi di sistemazione idraulica, in risposta agli eventi alluvionali di quel periodo. Ciò non ha però impedito il ripetersi di ulteriori danni nelle alluvioni dal 2000 in poi. Anche dal punto di vista degli habitat fluviali e perifluviali si é assistito ad una banalizzazione degli ecosistemi con invasione di specie esotiche. Inoltre, le popolazioni di Myricaria germanica che fanno parte della ZSC IT1110033 “Stazioni di Myricaria germanica” (Comuni di Bobbio Pellice e Villar Pellice), si sono ridotte rispetto alle osservazioni del passato.
Negli anni 2010, con i progetti "Pellidrac - Pellice e Drac si parlano: Histoire d'Eau" e TT:CoCo "Torrenti Transfrontalieri: Conoscenza e Comunicazione" è emersa la necessità di una governance del territorio capace di coniugare i temi della conservazione e gestione degli habitat fluviali con quelli della sicurezza idraulica e dei molteplici usi della risorsa idrica.
Nell'ambito del progetto sono state individuate tre risorgive, corsi d'acqua di origine freatica, nei territori dei Comuni di Villar Pellice, Torre Pellice e Luserna San Giovanni, per le quali si è osservata la necessità di riconnessione al corso d’acqua principale, della valorizzazione della vegetazione perifluviale e dei siti per la riproduzione dell’ittiofauna.
I siti di intervento
Villar Pellice: gli interventi interesseranno l'area perifluviale fra il ponte delle Rovine e il ponte Cro, già oggetto di interventi idraulici, in particolare sul rio Cassarot che nell'ultimo tratto condivide parte del tracciato della risorgiva, a seguito dell'alluvione del 2000.
Attualmente la confluenza del rio Cassarot con il torrente Pellice presenta un salto di 2 metri che rende impossibile la risalita della fauna ittica. Si prevede pertanto la demolizione di parte delle difese spondali attualmente presenti, la riprofilatura del fondo dell'alveo e la ricostruzione del tratto terminale con la creazione di una scala di rimonta che consentirebbe all'ittiofauna di trovare aree di riproduzione sul rio Cassarot, caratterizzato da un ambiente rimasto inalterato dal punto di vista ecologico e pertanto particolarmente adatto per la vita dei pesci. L'ombreggiamento estivo dell’habitat acquatico lungo il rio sarà migliorato mediante piantagione di talee di Salicacee e di arbusti.
Nell'area intervento si trova inoltre la ZSC IT1110033 “Stazioni di Myricaria germanica”, oggi in forte riduzione. Si prevede pertanto la creazione di un’area per la conservazione ex-situ di questa specie lungo il rio Cassarot, sempre all'interno dei limiti areali della ZSC, individuata in una zona al riparo dalle piene distruttive del Pellice per consentire il successo della crescita delle talee.
Torre Pellice: la risorgiva si trova sulla destra idrografica del torrente Pellice, fra il ponte della Bertenga e il ponte Blancio e ospita una comunità ben strutturata di Trota marmorata. Non è presente un vero e proprio salto di fondo invalicabile fra la risorgiva e il Pellice, ma l'acqua tende a disperdersi in un varco presente in sponda destra. Il miglioramento del raccordo vedrà la realizzazione di buche di 30-40 cm con utilizzo di materiale presente sul posto. Saranno inoltre realizzate due aree di frega al fine di incrementare le possibilità riproduttive della comunità ittica.
L'intervento vedrà la rimozione di specie vegetali alloctone invasive, quali Buddleja davidii e Reynoutria japonica, presenti rispettivamente lungo il tratto di strada sterrata che costeggia la risorgiva e nei pressi dell'attraversamento stradale.
Luserna San Giovanni: la risorgiva, in località Bocciardino, si immette nel torrente Pellice ad est del cimitero comunale con un salto di circa 1,5 metri che impedisce la risalita della fauna ittica. A riprova di ciò, la comunità ittica rilevata nella risorgiva è piuttosto povera e costituita principalmente da vairone italico (Telestes muticellus) e qualche rara sanguinerola italica (Phoxinus lumaireul). La riconnessione sarà effettuata attraverso la risistemazione e sul fondo e sulle sponde di massi, pietrame ed altro materiale sciolto per la realizzazione di una rampa che imita la diversità di un corso d’acqua naturale.
Nel tratto a monte della rampa, le sponde saranno rinverdite con messa a dimora di talee di Salix eleagnos e Salix purpurea reperibili in loco, e un breve tratto di scogliera rinverdita sarà realizzato in corrispondenza della confluenza col Pellice. L'intervento sarà l'occasione per la rimozione di individui di specie esotiche, anche in questo caso Reynoutria japonica e vecchie ceppaie di Robinia pseudacacia, anche in funzione del passaggio di mezzi di cantiere.