Mobilità sostenibile

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Come viene rifornito il veicolo alimentato a metano e quanto tempo si impiega?

Il rifornimento di un autoveicolo a metano avviene attraverso la connessione della manichetta del distributore con la valvola di carico posta sul veicolo, generalmente all'interno del vano motore o nelle vicinanze del bocchettone della benzina ed un condotto che adduce il metano in pressione al serbatoio (generalmente ubicato nel vano bagagli). In una moderna stazione di servizio dotata di erogatori a peso, il tempo per questa operazione si può indicare in 2/3 minuti, per un veicolo di medie dimensioni (serbatoio da 80 - 100 litri).

A quanta benzina equivale un metro cubo di metano?

Un metro cubo di metano equivale a circa 1,1 litri di benzina.

A quanta benzina equivale un chilogrammo di metano?

Un chilogrammo di metano equivale a circa 1,6 litri di benzina.

Perchè può accadere che l'autonomia di un automezzo possa variare da un pieno all'altro?

Un quesito frequentemente posto dai clienti, in particolare nei primi periodi di utilizzo di auto a metano, riguarda la variabilità di percorrenza tra due diversi rifornimenti.
La questione presenta sostanzialmente due aspetti: uno legato al consumo e l'altro legato alla quantità di carburante rifornita.
Il consumo effettivo, come per tutti i carburanti, dipende, a parità di percorso, sia dallo stile di guida che dalle condizioni di fluidità del traffico.
Anche lo stato di efficienza del motore, così come i parametri atmosferici (pressione e umidità dell'aria) contribuiscono ad influenzare il rendimento del motore.
Nel caso del metano va però tenuto conto anche di altri aspetti peculiari del gas. In particolare, non trattandosi di liquido, la quantità di carburante rifornita non dipende solo dal volume del serbatoio (ovvero dalla capacità, in litri, delle bombole del veicolo) ma anche dalla pressione e dalla temperatura raggiunte a fine carica.
Per quanto gli impianti dei moderni distributori siano dotati di sistemi di raffreddamento che consentono di raggiungere condizioni ottimali di carica, la quantità di carburante rifornita con il "pieno" può subire leggere variazioni da caso a caso (del resto avviene lo stesso per i carburanti liquidi anche se in forma meno evidente).
Un altro fattore molto importante (che determina la quantità di carburante rifornita) riguarda le caratteristiche del gas erogato (si veda la successiva domanda).
In ogni caso l'esatta quantità di carburante rifornita è quella misurata dall'erogatore, che è omologato allo scopo e verificato periodicamente dall'Ufficiale Metrico Provinciale.
Pertanto una certa variabilità di percorrenza - a parità di pieno è un fatto fisiologico e non deve destare preoccupazione.

Perchè può variare l'importo pagato in due diversi distributori a parità di pieno?

La risposta a questa domanda è strettamente legata alla risposta precedente.
Il gas naturale "metano", come si sa, è un prodotto "naturale" dei giacimenti situati in diverse località geografiche del mondo. A differenza dei carburanti liquidi non subisce il processo di raffinazione e viene trasportato sino al consumatore finale attraverso una rete di metanodotti interconnessa a livello italiano ed europeo. Gas di diversa provenienza presentano lievi differenze di composizione, che rientrano nel limite di intercambiabilità (possono essere utilizzati indifferentemente senza modificare le caratteristiche tecniche dell'impianto utilizzatore).
E' quindi un fatto del tutto normale nella rete di trasporto del gas che tra diversi distributori, o anche allo stesso distributore in tempi differenti, possano essere forniti gas di diversa provenienza e quindi composizione.
Ad esempio, un gas di provenienza nazionale risulta più "leggero" del gas di provenienza algerina; questa differenza potrà quindi riflettersi sui kg di gas riforniti e sull'importo totale del rifornimento.
A questo riguardo si consideri comunque che, a gas più pesante di norma corrisponde anche un contenuto energetico maggiore che, in particolare negli automezzi dotati di impianti di iniezione in grado di regolare accuratamente la carburazione del gas, si riflette in maggiori percorrenze del veicolo (si veda la domanda precedente).

Quale autonomia ha la mia vettura, se la trasformo con impianto a metano?

Il calcolo va eseguito caso per caso partendo dalla dimensione delle bombole (la loro capacità in litri è stampigliata sulle stesse e può essere facilmente rilevata anche dalla targhetta di identificazione applicata sul veicolo a cura del costruttore o dell'officina di trasformazione).
La capacità totale delle bombole installate (espressa in litri), se divisa per quattro (con buona approssimazione), dà i metri cubi equivalenti di metano contenuti nel serbatoio.
Ad esempio in una bombola da ottanta litri si hanno circa 20 metri cubi equivalenti di metano.
Se si ipotizza per esempio di percorrere mediamente 14 km con un metro cubo di metano, l'autonomia sarà intorno ai 280 km.

La mia automobile è ora alimentata con il sistema ad iniezione e con benzina verde, posso trasformarla con alimentazione anche a metano?

Le moderne motorizzazioni hanno dato un impulso significativo all'industria della trasformazione a metano, infatti non esistono limiti meccanici ed elettronici per la trasformazione di molti modelli di autoveicoli circolanti alimentati a benzina una volta accertata presso un tecnico installatore specializzato la possibilità di trasformazione ed il tipo di impianto più opportuno. Anche gli equipaggiamenti motoristici ad iniezione e fasatura variabile possono ricevere i moderni impianti di metano, compreso quelli ad iniezione di metano di ultima generazione.

Vorrei utilizzare il metano come carburante per il mio autoveicolo, sono però indeciso, nonostante i positivi aspetti economici ed ecologici del metano perchè mi hanno detto che il motore perde potenza.

Nelle prestazioni del veicolo rivestono importanza fondamentale il corretto abbinamento tra il carburante e l'appropriata tecnologia motoristica.
Nel caso del metano, le prestazioni dei moderni motori direttamente progettati per il suo impiego sono sostanzialmente uguali a quelle dei motori a benzina.
Nel caso di motori a doppia alimentazione (metano e benzina) l'ottimizzazione del motore non può essere completa e quindi non si sfrutteranno appieno le caratteristiche del carburante metano.
Nel caso degli impianti più moderni (iniezione di gas multipoint sequenziale fasato a controllo elettronico) la differenza di prestazioni nell'uso pratico dell'autoveicolo è quasi inavvertibile, mentre diviene più sensibile nel caso degli impianti meno evoluti (impianti a miscelazione), in particolare se non dotati dei sistemi elettronici di variazione dell'anticipo.

Vorrei utilizzare il metano come carburante per il mio autoveicolo, sono però indeciso perchè, nonostante i positivi aspetti economici ed ecologici del metano, perdo spazio nel bagagliaio.

Nell'attesa che altre case automobilistiche oltre Fiat, Volvo e Opel studino l'integrazione delle bombole nel sottoscocca degli autoveicoli alimentati anche a metano (Fiat Multipla, Volvo V70 e S80, Opel Zafira), è consigliabile agli utenti del metano per auto di far effettuare le trasformazioni ad operatori qualificati e con questi accordarsi nello scegliere le bombole di dimensioni e capacità più consone per sfruttare al meglio le dimensioni e le caratteristiche del vano bagaglio del proprio autoveicolo. Ottimizzando la scelta in funzione della conformazione del bagagliaio si otterranno considerevoli risparmi di spazio senza penalizzare eccessivamente la capacità complessiva del metano stoccabile.

Posso parcheggiare il mio autoveicolo, alimentato anche a metano, nel box sotto casa oppure nel garage pubblico? Posso imbarcarmi con lo stesso autoveicolo su un traghetto?

A differenza di altri gas utilizzati nell'autotrazione, il metano, essendo un gas più leggero dell'aria, non dà luogo ad accumuli ma si disperde nell'aria; pertanto è possibile parcheggiare in box, garage sotterranei e trasportare in traghetto gli autoveicoli alimentati anche a metano.

A quali obblighi di legge sono sottoposte le bombole di metano del mio autoveicolo?

Le bombole metano dotate di omologazione europea in conformità alle prescrizioni del regolamento ECE/ONU n. 110, a seguito della pubblicazione della Circolare Prot. 131_MOT2/C del 13 gennaio 2006 emessa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, vedono modificato l'intervallo della revisione periodica delle bombole da 36 a 48 mesi dalla data di immatricolazione della vettura. Per tutte le altre bombole metano (attualmente la grande maggioranza) restano valide le precedenti norme e quindi devono essere sottoposte ogni cinque anni al collaudo finalizzato alla verifica dello stato di efficienza e conservazione, in modo da assicurare la massima sicurezza di esercizio dell'impianto a metano sull'autoveicolo (Legge 7 giugno 1990 n. 145, D.P.R. 9 novembre 1991 n. 404). Si rammenta che l'operazione di ricollaudo presso la S.F.B.M. (Servizi Fondo Bombole Metano) è gratuita salvo la manodopera per lo smontaggio ed il rimontaggio delle bombole (fonte:sito Web di ENI - Sezione Metano per Auto-Faq)

Vorrei utilizzare il metano come carburante per il mio autoveicolo, sono però indeciso perchè, nonostante i positivi aspetti economici ed ecologici del metano, mi hanno detto che il gas è pericoloso.

I serbatoi per il gas compresso sono in grado di fornire le più ampie garanzie di sicurezza.
Le bombole sono infatti sottoposte a severi collaudi, sia in sede di omologazione sia nel corso della loro vita. (Si veda la precedente F.A.Q.)
La particolare robustezza necessaria per sopportare pressioni di collaudo di 300 bar e pressioni di esercizio di 220 bar conferisce alle bombole una notevole resistenza agli urti.
L'impiego di componenti ampiamente collaudati ed affidabili, l'adozione in sede di installazione di tutti gli accorgimenti atti ad impedire fuoriuscite del gas anche in conseguenza di anomalie di funzionamento, le intrinseche caratteristiche del gas naturale (temperatura di accensione elevata, possibile accensione soltanto all'interno di un certo intervallo di miscelazione con l'aria) sono tutti fattori che giocano un ruolo importante a favore della sicurezza.
Il metano, essendo più leggero dell'aria, in caso di fuoriuscita non ristagna ma si disperde nell'atmosfera senza formare accumuli negli strati inferiori.
Il D.M. 1-2-86, che fissa "le norme di sicurezza antincendi per la costruzione e l'esercizio di autorimesse", equipara gli autoveicoli alimentati a metano agli altri autoveicoli alimentati a benzina e gasolio.
Anche a livello internazionale si riscontrano giudizi positivi. Prove effettuate dai più importanti organismi per la sicurezza a livello mondiale (Bureau Veritas norvegese, EPA statunitense ecc.) sulle bombole per metano, hanno sempre dato risultati più che lusinghieri, conferendo a questo tipo di serbatoio la massima affidabilit&agrave.
In una relazione del Bureau Veritas norvegese si afferma che i rischi legati all'utilizzo dei veicoli alimentati a metano non sono maggiori dei rischi dei veicoli alimentati a gasolio.

Vorrei utilizzare il metano come carburante per il mio autoveicolo, sono però indeciso perchè, nonostante i positivi aspetti economici ed ecologici del metano, la rete distributiva è insufficiente, in particolare in autostrada.

La rete distributiva del metano per auto in Italia sta crescendo. La diffusione dei distributori ha raggiunto negli ultimi anni anche zone con scarsa presenza di distributori di metano per auto, come per esempio la Puglia dove si è avuto un consistente sviluppo o addirittura zone dove i distributori di metano erano assenti, come la Sicilia.