Comitato Locale di Controllo

Qualità dell’aria

Il controllo costante delle qualità dell'aria nella zona di ricaduta dei fumi del Termovalorizzatore è stata una delle prime esigenze manifestate fin dai primi protocolli d'intesa. Lo prescrive la legge ma i sindaci hanno sempre chiesto controlli più puntuali.

Per questo, già la prima Autorizzazione integrata ambientale ha prescritto livelli massimi di emissioni per tutti gli inquinanti da ricercare per legge e metodi di controllo tra i più avanzati. Questi livelli sono legati anche alla migliore tecnologia disponibile per l'abbattimento degli inquinanti, ma mano che sono disponibili sistemi più efficienti questi vanno introdotti.

I controlli sulle emissioni vengono svolti in proprio da TRM che dispone di rilevatori a camino i cui dati sono trasmessi in tempo reale alla centrale operativa dell'Agenzia regionale di protezione ambientale (Sistema monitoriggio emissioni). Quando Arpa rileva che un limite si sta innalzando o viene superato interviene subito con controlli propri. Capita che gli sforamenti dei limiti comportino segnalazioni all'autorità giudiziaria con conseguente azione penale.

L'ARPA svolge periodicamente delle ispezioni per verificare il rispetto dei limiti emissivi.Inoltre, dispone di una centralina di analisi della qualità dell'aria sita a Beinasco a ridosso dell'inceneritore, lungo una linea di ricaduta che fu definita dopo accurati studi.

L'Arpa svolge anche campionature delle deposizioni di inquinanti attraverso speciali deposimetri posizionati intorno all'impianto.Maggiori informazioni sui dati delle emissioni del termovalorizzatore possono essere reperite presso la sezione dedicata all'interno del sito dell'ARPA.

 

Dati delle emissioni in diretta

Di seguito è possibile visualizzare i valori emissivi, espressi come media giornaliera, dei parametri monitorati in continuo negli ultimi 7 giorni: Carbonio organico totale (TOC), Monossido di carbonio (CO), Ossidi di azoto (NOx), Ossidi di zolfo (SO2), Acido Fluoridrico (HF), Acido Cloridrico (HCl), Polveri totali e Ammoniaca (NH3).

Controlla i dati delle emissioni

Come leggere i dati delle emissioni del termovalorizzatore?

  • Tutti i cittadini interessati all’ambiente e alla propria salute dovrebbero consultare i dati delle emissioni pubblicati tutti i giorni sui siti internet di TRM e dei comuni della zona. Nella parte alta della pagina si clicca su “misurazioni in continuo” e si apre una tabella dove sono presenti i simboli chimici degli inquinanti che vengono monitorati appunto “in continuo”. Poi, si sceglie l’inquinante di cui si vogliono consultare i dati. Nel grafico che si apre sono presenti le colonne con i livelli delle emissioni di ossidi di azoto dell’ultima settimana. La rappresentazione grafica parte dal giorno prima. Questo perché è necessario elaborare le medie di tutte le mezzore della giornata per presentare poi le medie giornaliere. Nel grafico, sono presenti le colonne con i colori giallo, arancione e rosso: ciascuna colonna rappresenta una linea di incenerimento che va dal forno al camino. La linea 1 è rappresentata dal colore giallo; la linea 2 dal colore arancione; la linea 3 dal colore rosso.

    Accade periodicamente, per tutte e 3 le linee, che queste siano ferme per manutenzione e, dunque, non presentino i dati delle emissioni. Per vedere i livelli di emissioni dell’inquinante scelto bisogna prestare attenzione ai numeri posti a sinistra della tabella e in cima all’istogramma. La linea verde, nella parte alta del grafico, rappresenta il limite della media giornaliera che, per legge, non può essere superato. In caso di superamento di una soglia, la linea interessata viene spenta. È possibile anche risalire a uno “storico” delle emissioni, cioè ai dati registrati in passato. Cliccando sul calendario si possono visionare i dati per tutte le giornate della storia di esercizio dell’inceneritore. Se clicchiamo sulla data del 16 dicembre 2020, per esempio, vediamo che si è verificato un innalzamento dei valori dell’acido fluoridrico ma senza superamento della media giornaliera, visto che le linee interessate, cioè la 2 e la 3, sono state subito fermate per verificare cosa fosse successo. In questo caso, si era verificato un superamento di alcune soglie semi orarie, ma non era stata superato il limite giornaliero di legge, un fatto che noi possiamo ritrovare, proprio grazie allo storico delle emissioni.

  • Nella sezione Multimedia sono disponibili dei video tutorial per facilitare la lettura del grafico.