Rifiuti e Bonifiche

Montà, «La Regione deve entrare nel Comitato»

Grugliasco, 18 mar 2015 – La Regione deve entrare nel Comitato Locale di Controllo.

A chiederlo è il sindaco di Grugliasco, Roberto Montà, con l’accordo sostanziale degli altri comuni.

Oggi la Regione non è presente nel Comitato, ma, con il termovalorizzatore del Gerbido che diventerà un impianto di riferimento regionale «è giusto coinvolgere nel Comitato di controllo tutti i soggetti responsabili del ciclo dei rifiuti, visto che il ciclo integrato della gestione dei rifiuti si chiude proprio qui, nell’impianto che noi dobbiamo monitorare», puntualizza Montà.

Si tratta, quindi, di fare sedere l’Assessorato regionale all’ambiente al tavolo con i Comuni, Città metropolitana, Arpa, Asl, Ato-R per condividere i punti di vista sul funzionamento del termovalorizzatore anche nella prospettiva che possa servire ai territori al di fuori dell’ambito metropolitano.

La funzione del Comitato deve, comunque, rimanere la stessa. «Io vedo il Comitato come il soggetto che si impegna a monitorare l’andamento della gestione di Trm e le risultanze dello studio sanitario, e che, soprattutto, si impegna nei confronti degli enti locali e dei cittadini a fornire informazioni corrette e verificate».

Il Comitato, quindi, come soggetto istituzionale demandato alla delicata funzione di informazione nei confronti dei cittadini, legittimamente preoccupati della corretta gestione di un impianto che, se gestito male, potrebbe avere serie ricadute ambientali e sanitarie. E, per il funzionamento del Comitato, il sindaco di Grugliasco non pensa a un ingresso né di rappresentanti dei comitati né di associazioni ambientaliste nazionali. «Le figure più adatte a rappresentare al meglio i cittadini sono quelle legittimate democraticamente dai cittadini-elettori. Nel Comitato devono stare i sindaci, che sono eletti dalle rispettive comunità, e non certe associazioni spontanee delle quali è difficile verificare il reale livello di rappresentanza. Ma il Comitato può prendere l’impegno di organizzare assemblee pubbliche periodiche per rendicontare della propria attività e per fornire le informazioni che siano davvero certificate».

Sul coinvolgimento della Regione, Montà pensa che serva a indirizzare meglio le politiche di gestione per un impianto che finirà per servire l’ambito metropolitano ma anche quello regionale. «Ha senso che la Regione partecipi a un osservatorio territoriale che coinvolge comuni che superano il 60% di raccolta differenziata ma che rischiano di subire scelte politiche che possono influenzare le ricadute ambientali dell’impianto».

Ma come va la convivenza con il termovalorizzatore dopo un anno di funzionamento?

«Buona parte dei timori avanzati da alcuni gruppi che si opponevano all’impianto si sono rivelati infondati. La tariffa non è salita a 170 euro ma è calata di 26 euro; i dati emissivi sono pubblicati regolarmente; la differenziata è salita e a Grugliasco raggiunge il 62%; i problemi che si erano verificati nella fase di avvio sembrano superati; la qualità dell’aria non è peggiorata. Ma questo non significa che non bisogna continuare a tenere alta l’attenzione».

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